Opportunità di import ed export nei mercati dei paesi emergenti: focus su Africa e Sud-Est Asiatico

04.29.2025
mappa politica del continente africano con indicati i principali hub commerciali e un aereo che traccia una rotta, verso le opportunità di import ed export in questo mercato emergente

L’Africa e il Sud-Est Asiatico rappresentano mercati emergenti di grande interesse per le imprese italiane. Queste regioni offrono numerose opportunità sia per l’esportazione che per l’importazione, grazie alla loro crescita economica e alla diversificazione dei settori produttivi. Inoltre, grazie agli investimenti infrastrutturali e alle iniziative di cooperazione economica con l’Europa, questi mercati diventano sempre più attrattivi per le aziende italiane.

Cosa esporta l’Italia in Africa?

L’Italia ha consolidato relazioni commerciali significative con diversi paesi africani. Nel 2024, l’interscambio commerciale tra Italia e Africa ha raggiunto i 60 miliardi di euro, con le esportazioni italiane che ammontano a 21 miliardi di euro. In particolare, i principali prodotti esportati includono macchinari industriali, apparecchiature elettriche, prodotti chimici e veicoli. Ciò dimostra che questi beni rispondono alle esigenze di sviluppo infrastrutturale e industriale di molti paesi africani. Inoltre, si registra una crescente domanda di prodotti italiani nel settore della moda e dell’arredamento di design, grazie alla reputazione del Made in Italy.

Marocco, Tunisia e Sudafrica rappresentano i mercati che offrono più opportunità. Andiamo ad approfondire.

Cosa esportare in Marocco?

Per quanto riguarda il Marocco, esso rappresenta un mercato in crescita per le esportazioni italiane. I settori più promettenti includono macchinari e apparecchiature per l’industria manifatturiera e agricola, prodotti chimici come fertilizzanti e articoli per l’industria tessile, oltre a prodotti alimentari trasformati e di alta qualità. Inoltre, il Marocco è un’importante piattaforma logistica per le esportazioni verso l’Africa subsahariana, rendendolo un partner strategico per le imprese italiane.

Come funziona la dogana in Marocco?

Oltretutto, il Marocco ha implementato procedure doganali volte a facilitare il commercio internazionale. Dal 2003, il paese ha perseguito una politica di modernizzazione e facilitazione degli scambi, introducendo misure come l’Automated Customs Networked System, operativo dal gennaio 2009, che ha portato il tasso di informatizzazione delle procedure doganali a oltre il 90%. Tuttavia, è fondamentale per le aziende italiane conoscere le specifiche regolamentazioni doganali e gli accordi bilaterali in vigore per ottimizzare le operazioni di import-export.

Cosa esportare in Tunisia?

Analogamente, la Tunisia offre diverse opportunità per le esportazioni italiane, in particolare nei settori dei macchinari e delle apparecchiature per l’industria tessile e agroalimentare, dei prodotti chimici e farmaceutici, nonché dei componenti automobilistici, data la crescita dell’industria locale. Infatti, il governo tunisino ha promosso politiche per attrarre investimenti stranieri, rendendo il paese un hub competitivo per la produzione manifatturiera.

Cosa serve per esportare in Tunisia?

Per esportare in Tunisia, le imprese italiane devono ottenere le necessarie autorizzazioni in base al tipo di prodotto esportato, conoscere le normative locali in particolare quelle relative agli standard di qualità e sicurezza, e preparare la documentazione richiesta, tra cui fatture commerciali, certificati di origine e documenti di trasporto. Inoltre, è utile avvalersi di consulenti locali per facilitare le procedure burocratiche.

Cosa esporta la Tunisia?

La Tunisia esporta principalmente prodotti tessili e abbigliamento, prodotti agricoli come olio d’oliva e datteri, e componenti elettronici, in particolare per l’industria automobilistica. La crescente specializzazione nei settori della meccanica e dell’aeronautica, oltretutto, apre nuove opportunità di collaborazione con le imprese italiane.

Cosa importa il Sudafrica?

Non solo l’Africa settentrionale, ma anche il Sudafrica, con un’economia diversificata, importa principalmente macchinari e apparecchiature per l’industria mineraria e manifatturiera, prodotti chimici inclusi articoli farmaceutici, e veicoli con componenti automobilistici per sostenere la sua industria locale. L’Italia esporta anche beni di lusso, come prodotti enogastronomici e abbigliamento, che trovano un mercato in espansione tra la classe media sudafricana.

Cosa esporta il Sudafrica?

Il Sudafrica esporta prevalentemente minerali e metalli preziosi come oro, platino e diamanti, prodotti agricoli tra cui frutta e vino, e veicoli con componenti automobilistici grazie a una solida industria del settore. L’Italia importa inoltre legname e prodotti chimici per la produzione industriale.

Vediamo ora alcuni esempi per il Sud-Est Asiatico: che cosa esporta la Thailandia?

Allo stesso modo, la Thailandia è un importante attore nel commercio internazionale, con esportazioni diversificate che includono prodotti elettronici come circuiti integrati e componenti, autoveicoli e relativi componenti, prodotti agricoli come riso, zucchero e gomma naturale, oltre a prodotti ittici come gamberi e tonno in scatola. Inoltre, il paese ha sviluppato un settore manifatturiero competitivo che attrae investimenti dall’estero.

Quanto costa la dogana della Thailandia?

Le tariffe doganali in Thailandia variano a seconda del tipo di merce importata. I beni di consumo e di lusso possono essere soggetti a dazi elevati, mentre attrezzature e macchinari per la produzione possono beneficiare di dazi ridotti o nulli, specialmente se non prodotti localmente. Inoltre, con l’entrata in vigore del Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), molte tariffe sono state progressivamente eliminate, facilitando il commercio all’interno dell’area ASEAN.

Cosa esporta il Vietnam?

Il Vietnam ha registrato una crescita significativa nelle esportazioni negli ultimi anni. I prodotti principali includono tessili e abbigliamento, calzature, prodotti elettronici come telefoni cellulari e componenti, nonché prodotti agricoli come caffè, riso e frutti di mare. Questo evidenzia come il paese si stia affermando come hub produttivo per il settore tecnologico, attirando investimenti da diverse multinazionali.

In conclusione, l’Africa e il Sud-Est Asiatico offrono ampie opportunità per le imprese italiane che desiderano espandere la loro presenza internazionale. La diversificazione economica, gli investimenti infrastrutturali e le politiche di apertura commerciale rendono questi mercati sempre più accessibili. Tuttavia, è fondamentale comprendere le normative locali, le procedure doganali e le dinamiche di mercato per massimizzare il successo delle operazioni di import-export. Dunque, investire in una strategia ben strutturata e costruire relazioni con partner locali può fare la differenza nel raggiungere il successo commerciale in questi mercati in crescita.

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