Import/export in Inghilterra: come spedire merce da e verso l’UK

Dopo l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea anche la libera circolazione di merci da e verso l’UK è cambiata. Oggi, importare ed esportare nel Regno Unito può rivelarsi più complicato rispetto al passato. Infatti, dal 1° gennaio 2022 vige un regime di pieno controllo frontaliero. Vediamo insieme quali sono le novità introdotte dalla Brexit e tutte le informazioni utili sull’import/export da e verso il Regno Unito.

Spedizioni da e verso l’Inghilterra: quali sono le novità

L’economia di scambio tra Italia e Inghilterra è una delle più floride, ma con la Brexit spedire merci da e verso l’UK richiede qualche accorgimento in più. Se in passato, infatti, l’adesione dell’Inghilterra all’Unione Europea permetteva di usufruire di tutti i benefici del mercato unico, oggi la situazione è cambiata.

Per spedire beni materiali da e verso il Regno Unito bisognerà seguire la procedura prevista per la spedizione extra UE, che prevede:

  • Compilazioni di documenti per le procedure doganali.
  • L’assegnazione di un codice identificativo alla merce, al mittente e al destinatario.

Esportazioni in Inghilterra: cosa è cambiato con la Brexit

Esportare merce in Inghilterra richiede la presentazione di dichiarazioni doganali complete, che prevedono:

  • Fattura per export: è il documento più importante per lo sdoganamento dei beni. Dovrà riportare numero della fattura di vendita, intestazione del mittente e destinatario, descrizione dettagliata della merce e il relativo Tariff Number, ossia il codice doganale.
  • Dichiarazione di libera esportazione: un documento obbligatorio per le spedizioni extra europee, il quale certifica che i beni in oggetto non rientrano tra quelli proibiti nel Regno Unito.
  • Codice EORI: la partita IVA comunitaria, che identifica il soggetto economico che deve spedire merci in Inghilterra.
  • Lettera di vettura in lingua inglese: un documento che certifica l’invio della merce e che riporta i termini contrattuali con lo spedizioniere e il tracking code per monitorare la spedizione.
  • Documento d’identità del mittente e i recapiti del destinatario.

Importare merci dall’Inghilterra: come funziona dopo la Brexit

Per importare merci dalla Gran Bretagna a paesi membri dell’Unione Europea è necessario:

  • Ottenere un codice EORI.
  • Presentare una dichiarazione elettronica alla dogana nello Stato in cui si importa. In alternativa, si può presentare un agente doganale che se ne occupa.
  • Presentare una dichiarazione sommaria di entrata (ENS) presso l’ufficio doganale in cui arriva la merce. Il documento deve contenere tutte le informazioni sulla sicurezza di cose e persone.

Spedire da e verso l’Inghilterra: quanto costa?

Per quanto riguarda i costi, invece, UE e UK hanno stipulato un accordo sul libero scambio che non prevede il pagamento di dazi doganali per l’importazione di beni in Inghilterra nei seguenti casi:

  • La merce ha origini europee o inglesi.
  • I materiali o la lavorazione proviene da un paese europeo o del Regno Unito.

In caso contrario, i costi doganali dovranno essere pagati se il valore totale della merce è maggiore di 135£.

Invece, per quanto riguarda l’IVA, per le importazioni di merci e le successive cessioni di merci dall’Inghilterra a uno Stato membro dell’UE, viene applicata l’aliquota prevista in tale Paese.

C.T.I.: esperti nelle spedizioni extra europee

L’import/export da e verso la Gran Bretagna risulta sicuramente più complicato rispetto al passato, per questo è bene affidarsi a spedizionieri esperti, come noi di C.T.I. International Forwarder che da anni siamo specializzati nel traporto di beni verso paesi extra europei. Con attenzione, passione e soprattutto grazie alla nostra esperienza e professionalità possiamo offrirti un servizio completo e sicuro per spedire la tua merce in Inghilterra.

 

CONTATTACI E RICHIEDI UN PREVENTIVO