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I metodi Fifo e Lifo: significato e differenze

Una guida per capire come funzionano i due metodi di gestione dei flussi della merce più utilizzati da magazzini e imprese

I metodi Fifo e Lifo sono due sistemi di gestione dei flussi delle merci, molto utilizzati all’interno di magazzini e imprese. Entrambi i metodi sono utilizzati per tenere traccia dell’ordine di arrivo e di uscita delle merci, ma i sistemi si differenziano per l’ordine in cui queste vengono prese in considerazione.

In questo articolo vi spiegheremo nel dettaglio cosa sono Fifo e Lifo e quali sono concretamente le loro differenze.

Il metodo Fifo

Il metodo Fifo, letteralmente First In, First Out (ovvero “primo ad entrare, primo ad uscire”), è un sistema di gestione dei flussi e permette che le merci che entrano per prime nel magazzino siano anche le prime ad essere prese in considerazione per la vendita. Pertanto, le merci che sono state in magazzino più a lungo vengono vendute per prime, ottenendo così una buona rotazione delle scorte. Questo sistema, che tiene conto dell’ordine cronologico di arrivo della merce, è particolarmente indicato per prodotti alimentari e per merci soggette a scadenze, come ad esempio farmaci o cosmetici.

Vantaggi e svantaggi del metodo Fifo

Tra i vantaggi e gli svantaggi del metodo Fifo troviamo:

Vantaggi

  • Valuta le scorte in modo accurato. Questo metodo permette di valutare accuratamente il costo della merce venduta e delle scorte rimanenti.
  • Evita la scadenza della merce. Essendo venduta in ordine cronologico, la merce più vecchia viene venduta per prima, evitando così il rischio di scadenza della stessa.
  • Riduce le perdite. Grazie a questo metodo, la merce più vecchia viene utilizzata per prima, evitando così il rischio che rimanga invenduta.

 

Svantaggi

  • Aumenta il costo della merce. Il costo dei prodotti venduti viene calcolato sulla base del costo della merce più vecchia, che potrebbe però essere più alto rispetto al costo di quella più recente.
  • Può causare una distorsione dei risultati. Il metodo Fifo potrebbe portare a una distorsione dei risultati in caso di fluttuazioni del prezzo delle merci.
  • Ha una difficoltà di gestione medio-alta. Per evitare errori di valutazione della merce, tale metodo richiede una gestione molto accurata delle scorte e dei movimenti di magazzino.

 

Il metodo Lifo

Il metodo Lifo, letteralmente Last In, First Out (ovvero “ultimo a entrare, primo ad uscire”), al contrario del metodo Fifo, sostiene che le merci che entrano per ultime nel magazzino siano poi le prime ad essere prese in considerazione per la vendita. Questo metodo può essere vantaggioso quando i prezzi dei prodotti tendono a diminuire nel tempo, poiché il costo delle merci rimanenti in magazzino sarà valutato con un prezzo più basso e ciò avrà un impatto positivo sui profitti dell’azienda. Il sistema è infatti particolarmente indicato per vestiti o prodotti elettronici, che hanno un valore che diminuisce rapidamente nel tempo.

Vantaggi e svantaggi del metodo Lifo

Tra i vantaggi e gli svantaggi del metodo Lifo troviamo:

Vantaggi

  • Permette una riduzione di tassazione. Questo metodo può ridurre il reddito imponibile dell’azienda e conseguentemente le tasse da pagare.
  • Ha una corrispondenza effettiva tra costo e ricavo. Il sistema Lifo rispecchia in modo più accurato l’andamento del costo della merce nel tempo, poiché l’ultima arrivata è sempre quella a maggior costo (per inflazione o variazione dei prezzi).

 

Svantaggi

  • Il valore delle rimanenze è distorto. Questo accade perché, con il metodo Lifo, le merci rimangono a lungo in magazzino, con una conseguente perdita di valore.
  • Ha un’elevata complessità contabile. Il costante monitoraggio delle scorte e dei costi può creare una complessità contabile per l’azienda, soprattutto in presenza di una grande quantità di movimenti.
  • Non è disponibile per tutte le tipologie di attività. Nel caso di attività che offrono servizi e che non dispongono di un magazzino di merci, il metodo Lifo potrebbe non essere applicabile.

Quali sono le differenze sostanziali tra Fifo e Lifo?

Sia il criterio Fifo che quello Lifo possono avere un impatto significativo sulla valutazione del valore delle scorte e sulla determinazione del costo della merce venduta.

In generale, il metodo Fifo tende ad aumentare il valore dell’inventario e ridurre il costo delle merci vendute, mentre il metodo Lifo tende ad avere l’effetto opposto. Pertanto, è fondamentale scegliere il metodo più adatto alle esigenze dell’azienda e mantenerlo costante nel tempo per garantire una gestione corretta delle merci.

Esempi di calcolo dei metodi Fifo e Lifo

Un esempio pratico di calcolo è il modo migliore per comprendere il significato e le differenze tra i due metodi.

Ipotizziamo che un’azienda acquisti:

  • Lotto A il 01/01/2023: 200 pezzi a 2 euro l’uno;
  • Lotto B il 01/02/2023: 200 pezzi a 3 euro l’uno;
  • Lotto C il 01/03/2023: 200 pezzi a 4 euro l’uno.

Su un totale di 600 pezzi, si suppone che ne siano stati venduti 400. Il magazzino è dunque ridotto a 200 pezzi.

È possibile determinare il valore dei pezzi rimanenti, considerando i costi diversi sostenuti dall’azienda?

Utilizzando il metodo Fifo, la rimanenza è valutata con i prezzi dei lotti arrivati per ultimi, in questo caso 4 euro.

Valore rimanenza = 4 x 200 = 800 euro

Utilizzando il metodo Lifo, invece, la rimanenza è valutata con i prezzi più vecchi, quelli che riguardano i primi acquisti dell’esercizio, in questo caso 2 euro.

Valore rimanenza = 2 x 200 = 400 euro

In questo specifico caso, i prezzi hanno subito nel tempo un trend al rialzo, dunque il metodo Lifo conduce una sottostima delle rimanenze. Il metodo Fifo, invece, porta a un calcolo del patrimonio più vicino agli ultimi costi.

 

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